Dipendenze da sostanze
La dipendenza da sostanze costituisce una sfida clinica di notevole difficoltà che spesso richioede setting ad alta intensità quali la degenza ospedaliera, la comunità terapeutica e quindi la presa in carico dai Servizi territoriali per le Tossicodipendneze (Ser.T).
Presso il Centro Clinico ALETEIA di Enna e Catania sono stati sviluppati trattamenti ambulatoriali e ambulatorilai intensivi (Day Therapy) per la dipendenza da cocaina e da fumo di sigaretta (tabagismo)
Dipendenza da cocaina
La cocaina, una sostanza presente in natura che viene estratta dalla pianta della coca, viene consumata in diverse preparazioni (per es., foglie di coca, pasta di coca, cloridrato di cocaina e alcaloide della cocaina) che differiscono in potenza a seconda dei livelli di purezza e della velocità di insorgenza degli effetti. La cocaina è l’ingrediente attivo in ciascuna preparazione. La pratica di masticare le foglie di coca è generalmente limitata alle popolazioni native del Centro e del Sud America, dove la cocaina viene coltivata. L’uso della pasta di coca, un estratto crudo della pianta di coca, è diffuso quasi esclusivamente nei paesi produttori di cocaina del Centro e del Sud America, dove è denominata “basulca”.
I solventi usati nella preparazione della pasta di coca spesso contaminano la pasta, e possono causare effetti tossici sul sistema nervoso centrale e su altri apparati organici quando la pasta viene fumata. La polvere di cocaina cloridrato è di solito inalata (“snorted”) attraverso le narici, o disciolta in acqua e iniettata endovena. A volte è mescolata a eroina, producendo una combinazione di droghe nota come “speedball”.
Una forma di cocaina comunemente usata negli Stati Uniti è il “crack”, un alcaloide della cocaina che viene estratto dal suo sale cloridrato polverizzato mescolandolo a bicarbonato di sodio e lasciandolo seccare in piccoli cubetti (“rocks”). Il crack differisce da altre forme di cocaina in primo luogo perché viene facilmente vaporizzato e inalato, e così i suoi effetti hanno un’ insorgenza estremamente rapida. La sindrome clinica e gli effetti avversi che sono associati all’uso del crack sono identici a quelli prodotti da dosi equivalenti di altre preparazioni di cocaina. Prima dell’avvento del crack, la cocaina veniva separata dalla sua base cloridrata riscaldandola con etere, ammoniaca, o altri solventi volatili. La “base libera” di cocaina risultante veniva poi fumata. Questo processo era pericoloso per il rischio di incendio dei solventi e di conseguente danno per il consumatore.
La cocaina ha effetti euforizzanti estremamente potenti, e i consumatori possono sviluppare dipendenza dopo aver usato la sostanza per periodi di tempo molto brevi. Un segno iniziale di Dipendenza da cocaina è quando il soggetto trova difficoltà crescente a non ricorrere all’uso di cocaina ogni volta che sia disponibile. A causa della sua breve emivita, vi è un bisogno di ripetere frequentemente le dosi per mantenere un senso di elevato benessere (“high”). I cocaina con dipendenza da cocaina possono spendere enormi quantità di denaro per la sostanza di abuso in un periodo di tempo molto breve. Di conseguenza il soggetto che fa uso della sostanza può essere coinvolto in furti, prostituzione o spaccio della sostanza di abuso, oppure può richiedere aumenti di stipendio per ottenere i fondi per acquistarla. I cocaina con dipendenza da cocaina spesso trovano necessario sospendere l’uso per parecchi giorni per riprendersi, o per ottenere ulteriori finanziamenti. Importanti responsabilità come il lavoro o la cura dei bambini possono essere grossolanamente trascurate per ottenere o usare cocaina. Sono comuni complicanze mentali o fisiche da uso cronico, come ideazione paranoide, comportamento aggressivo, ansia, depressione e perdita di peso. La tolleranza si presenta in conseguenza dell’uso ripetuto, indipendentemente dalla via di somministrazione. Sintomi di astinenza, in particolare umore disforico, possono essere osservati, ma sono generalmente transitori e associati all’uso di dosi elevate.
La caratteristica essenziale dell’astinenza da cocaina è la presenza di una sindrome di astinenza che si sviluppa in un lasso di tempo compreso tra poche ore e alcuni giorni dopo la cessazione (o riduzione) di un uso di cocaina che è stato prolungato e pesante. La sindrome di astinenza è caratterizzata dallo sviluppo di umore disforico accompagnato da due o più delle seguenti modificazioni fisiologiche: stanchezza, sogni vividi e spiacevoli, insonnia o ipersonnia, aumento dell’appetito e rallentamento psicomotorio o agitazione. Possono anche essere presenti anedonia e bisogno compulsivo della sostanza di abuso, ma non fanno parte dei criteri diagnostici. Questi sintomi causano disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
I sintomi di astinenza acuta (“crash”) sono spesso osservati dopo periodi di uso ripetitivo a dosi elevate (“corse” o “sbornie”). Questi periodi sono caratterizzati da intense e spiacevoli sensazioni di stanchezza e depressione, che generalmente richiedono alcuni giorni di riposo e di recupero. Possono presentarsi sintomi depressivi con ideazione o comportamento suicidari, e sono questi generalmente i problemi più seri che si osservano durante il “crashing” o altre forme di Astinenza da cocaina. Un numero consistente di cocaina con Dipendenza da cocaina presenta pochi o nessun sintomo clinicamente evidente di astinenza dopo cessazione dell’uso della sostanza.
Dipendenza da nicotina
La dipendenza e l’astinenza da nicotina si possono sviluppare con l’uso di tutte le forme di tabacco (sigarette, tabacco da masticare, tabacco da fiuto, pipe e sigari) e con certi trattamenti prescritti (gomme da masticare e cerotti alla nicotina). La relativa capacità di questi prodotti di dare dipendenza o di indurre astinenza è associata alla rapidità caratteristica della via di somministrazione (decrescente dal fumo, alla via orale e a quella transdermica) e al contenuto in nicotina del prodotto.
La caratteristica essenziale dell’astinenza da nicotina è la presenza di una sindrome di astinenza che si sviluppa in seguito alla brusca cessazione, o riduzione, dell’uso di prodotti contenenti nicotina dopo un periodo prolungato (almeno di parecchie settimane) di uso giornaliero. La sindrome di astinenza include quattro o più dei seguenti sintomi: umore disforico o depresso; insonnia; irritabilità, frustrazione o rabbia; ansia;
difficoltà di concentrazione; irrequietezza o impazienza; diminuzione della frequenza cardiaca; aumento dell’appetito o del peso. I sintomi di astinenza causano disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale, e non risultano spiegati meglio con un altro disturbo mentale.
Questi sintomi sono in gran parte dovuti alla privazione di nicotina e sono tipicamente più intensi fra i soggetti che fumano sigarette rispetto a quelli che fanno uso di altri prodotti contenenti nicotina. La maggiore rapidità di insorgenza degli effetti da nicotina con il fumo di sigarette conduce a un’abitudine più intensa, che risulta più difficile interrompere a causa della frequenza e rapidità del rinforzo e della maggiore dipendenza fisica dalla nicotina. Nei soggetti che fumano sigarette, la frequenza cardiaca diminuisce da 5 a 12 battiti al minuto nei primi giorni successivi alla cessazione del fumo e il peso aumenta mediamente di 2-3 kg durante il primo anno dalla interruzione. Lievi sintomi di astinenza possono verificarsi dopo il passaggio a sigarette a basso contenuto di catrame/nicotina e dopo sospensione dell’uso di tabacco non-da-fumo (da masticare), gomma alla nicotina o cerotti alla nicotina.